”Il regno dei draghi” di Julia Conrad

VOTO:

La quarta di copertina di questo libro recita “Sono le creature più misteriose e affascinanti del mondo fantasy. Il romanzo in cui i protagonisti assoluti sono i draghi”. Ecco, non cascateci. Non che i draghi non ci siano, intendiamoci, ma il romanzo non è tanto dedicato a loro quanto ai giovani regni umani che vanno sorgendo ed espandendosi nella storia narrata, che copre un arco temporale notevole, ma non meglio identificato, che io ho inteso durare circa mille anni. A onor del vero, però, i draghi e le loro sottospecie risultano originali sia nelle caratteristiche fisiche che nei comportamenti e l’autrice li eleva oltre la figura posticcia che la letteratura fantastica tende a propinarci.

Lo stile è curato, ricercato, ricco e complesso; il che sicuramente è un bene, ma rende la lettura non semplice e non adatta a tutti i gusti.

I personaggi (non sarebbe appropriato parlare di protagonisti) vengono ben descritti anche tramite poche e veloci pennellate, ma la visuale non è spostata sulle loro vicende personali, bensì sulla “storia” e ci appaiono quindi come tante pedine mosse per uno scopo finale, ma del cui operato ci si dimentica man mano che si volta pagina. Sfortunatamente non poteva che essere così perché tra draghi, uomini e altre razze sono veramente innumerevoli e la maggioranza di loro copre un arco temporale irrisorio rispetto quello dell’epopea narrata.

L’ambientazione è fantastica. Originale, primitiva, elementare, ma forse anche per questo elegante e raffinata.

La trama è ricca, arzigogolata, complessa e si divincola tra le varie razze e i vari credo nel perseguire lo scopo di una narrazione più ampia, quella della storia del regno di Chatundra, o Murchmaros, per dirla all’umana. E’ affascinante, come può esserlo il riassunto della storia degli ultimi mille anni, ma sicuramente non facile da seguire.

Indicato a chi non si spaventa davanti a una lettura non immediata e a chi predilige l’epica e l’avventura al romance e all’introspezione, anche quando questa scelta è portata all’estremo tanto da faticare a trovare protagonisti di riferimento o figure alle quali affezionarsi.

Un’ultima nota poi sull’edizione. Razionalmente sappiamo tutti che non si sceglie il libro dalla copertina… eppure lasciatemi dire che l’immagine proposta è fantastica, così come buone sono l’impaginazione, la rilegatura e l’idea di inserire due mappe raffiguranti la stessa terra una con i nomi “dragoneschi” l’altra con quelli “umani”. Il prezzo (19.00 Euro) risulta giustificato visto il prodotto finale.

Per concludere decido di assegnare quattro stelline a questo libro. Rimango consapevole del fatto che per le sue caratteristiche risulterà ostico a molti lettori, ma io non posso non rendergli giustizia dicendo che non l’ho apprezzato veramente per quello che è.



Giordana Gradara