00 13/02/2011 12:10
B.C.Dalai


Pochi a Tilos conoscono il nome di Ghescik. Lui è soltanto il becchino, l’ometto gobbo e storpio che vive al cimitero, ai margini del paese. Pochissimi sanno che coltiva una passione insana per la feldspina e gli scritti antichi. Solo uno strambo acchiapparatti gli è amico. Notte fonda. Al sicuro tra le mura della casa diroccata, Zaccaria sta rimproverando uno dei suoi gatti quando qualcuno bussa alla porta. Il becchino si presenta con un libro rilegato in pelle scura che sostiene di aver vinto grazie ad una scommessa con lo speziale. Risale a epoche in cui la magia non era ancora stata messa al bando e sembrerebbe contenere le memorie di un defunto negromante. Ghescik non fa parola dello strano diadema rinvenuto nella “torre maledetta”, ma ha un solo modo per scoprire la verità: far tradurre il libro a Zaccaria che, inspiegabilmente, ha sempre avuto grandi doti come decifratore di lingue arcane… Inseguiti dagli sgherri dello speziale, acchiapparatti e becchino verranno catapultati nei meandri di una vicenda terribile che non coinvolgerà i soliti eroi, ma una compagine di personaggi inconsueti: un cacciatore di taglie sfigurato, una prostituta dalle mille risorse, un gigante che parla per proverbi sgrammaticati e una schiera di feroci tagliagole.





Visita